La filosofia inizia con Socrate, filosofo greco (469-399 d. C.), il cui impegno è l'auto-esame e l'esame degli altri. Secondo Socrate, se si è un filosofo, allora non si è saggi. Si è tra l'ignoranza e la saggezza; si è un amante della saggezza. Non si è arrogante, perché non si è fieri di se stessi e si sa di non sapere. D'altra parte, non si è saggi, in quanto si sta indagando la saggezza. In quanto filosofo, si è a conoscenza dei limiti umani, che sono poi limiti alla conoscenza. L'attività può portare all'ostilità da parte della gente, dal momento che gli esseri umani tendono a credere di esser saggi, ma non lo sono. Gli esseri umani vogliono essere esperti in qualcosa e avere una certa conoscenza. Non vogliono riconoscere che la conoscenza umana è in realtà conoscenza nei propri limiti. Questo è il motivo per cui il filosofo è speciale, in quanto esamina in modo sistematico e indaga i limiti della conoscenza umana. Il filosofo rappresenta dunque una rivoluzione nell'orientamento della saggezza.